lunedì 12 dicembre 2011

Ritorno alle radici

Nella cornice dell’accogliente paesino di San Possidonio (Modena) l’8 dicembre 2011 si è inaugurata la Mostra “Ritorno con Galileo”… un cammino a ritroso verso il paese che mi regalò le prime ispirazioni… del pittore Massimo Provasi, artista noto per aver esposto in numerose gallerie, presso il Palazzo Municipale, che sarà visitabile fino all’8 gennaio 2012.
Alla presenza di un folto pubblico è stato tagliato il nastro e sono intervenuti il Sindaco Rudi Accorsi, il sindaco Sig.ra Laura Bonnefoi del paesino francese di Vinay, (gemellata con San Possidonio), inoltre il Presidente dell’Associazione “ La Bottega degli artisti” Franco Bulfarini ha ricordato il proprio associato Provasi insieme al Vicepresidente, nonché critico d’arte e musicologo Mario Bizzoccoli ripercorrendo la ricerca artistica e le origini del pittore Provasi.
Poi il poeta e attore carpigiano Raimondo Benzi ha interpretato un brano di Guido Gozzano col sottofondo musicale di Corelli.
L’arrangiatore artistico della mostra e curatore della brochure Maurizo Quartieri ha ricordato l’approccio utopistico e cosmico dell’artista e come con i suoi pianeti, morti o vivi, si sia ispirato alla propria terra e che presto parteciperà ad una mostra a New York, a Manhattan.
Infine il critico d’arte Angelo Leidi, critico del pittore
A. Ligabue, con una battuta ha  concluso affermando che su Provasi è stato già detto tutto e di come sia stato accostato a  grandi artisti come Fontana, Burri, Manzoni, Tancredi e che il suo romanticismo velato di una sensibilità interiore abbia colto l’essenza delle cose e ha raccontato che la madre avrebbe colto, nel  quadro del pianeta dipinto di rosso, l’autoritratto del figlio, in modo informale, quadro caro al Nostro.
Massimo Provasi ha ringraziato i partecipanti e ha spiegato che i suoi pianeti, come altri traguardi della vita, sembrino irraggiungibili, ma che la ricchezza è in noi stessi, e che  semplicemente ha tradotto la sensibilità interiore attraverso i colori.
Il mondo sensibile e intimista dell’artista esce dalla dimensione prettamente personale ed interiore, per espandersi verso altri mondi possibili diventando universo o pluriverso, in una visione ottimistica della vita, nell’ottica di un possibilismo realizzabile e raggiungile da tutti.
Quei mondi possibili quindi non rappresentano più un utopistico desiderio ma concrete realtà immaginate dal nostro pittore.

Carpi 8 dicembre 2011

Nadia De Pascale



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